LUCIA BALLERINI
Credevo che
non facesse per me, nonostante nutrissi sempre una forte curiosità ogni volta
che le colleghe, di ritorno da un nuovo meeting, “disseminavano” nuove e
coinvolgenti metodologie didattiche.
Pensavo che
questo potesse bastare, invece l’esperienza di formazione europea che ho avuto
la possibilità di vivere mi ha dato molto di più, si è dimostrata straordinaria
sia dal punto di vista professionale che personale.
Ho visto un
altro modo di concepire il tempo e gli spazi scolastici. Ho saziato la mia
curiosità di vedere applicata una nuova metodologia in ambito
logico-matematico.
Sono rimasta
molto stupita dall’entusiasmo che gli alunni mostravano al mattino entrando a
scuola.
I numerosi
momenti di confronto con i colleghi norvegesi hanno rappresentato opportunità
uniche di crescita e riflessione. Ma non si è trattato solo di “lavoro”... mi
sono sempre sentita amichevolmente accolta e compresa.
Infine è
stato super divertente condividere l’esperienza con Maria Paola e Roxane e
vedere, giorno dopo giorno, l’instaurarsi di una splendida sintonia.
Tutto questo
in soli sette giorni! Nel cuore rimarrà per sempre...
Valutazione:
⭐️
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⭐️
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⭐️
MARIA PAOLA ENTOSSI
L’esperienza
in Norvegia è stata unica per numerosi motivi.
Innanzitutto
ho avuto l’opportunità di vivere direttamente un modo di fare scuola
completamente diverso e lontano anni luce dal nostro.
La prima
cosa che salta all’occhio è l’atmosfera rilassata sia tra gli insegnanti che
tra gli alunni. L’organizzazione fa sì che i ritmi siano positivamente lenti e
molto più vivibili per tutti. Per esempio le numerose pause (sempre all’aperto)
tra una lezione e l’altra (minimo 15 minuti tra ogni lezione che non è mai di
60 minuti), la presenza di un’aula insegnanti dotata di tutti i comfort dove ad
ogni pausa ci si ritrova per condividere le esperienze o semplicemente per
rilassarsi insieme tra un caffè e un dolcetto.
Ogni mattina
gli insegnanti accolgono gli alunni uno ad uno sulla soglia dell’aula porgendo
loro la mano e augurando buona giornata. L’atteggiamento dei ragazzi è pacato,
rispettoso, rilassato.
Inoltre il
metodo di insegnamento che, lungi dall’offrire un sapere preconfezionato, parte
dall’esperienza per far arrivare gli alunni alla regola generale, è molto
stimolante per i ragazzi e permette di raggiungere un’autonomia e un modus
operandi utile a tutti i livelli di istruzione successiva.
I ragazzi
non si sentono mai giudicati negativamente, i voti non esistono fino al grado 9
e non esistono “pagelle” ma solo consigli individuali per migliorare.
L’accento è
posto principalmente sul comportamento anche grazie all’ utilizzo di flashcards
sulle competenze socio emotive. A rotazione ogni mese il focus viene posto su
una macro area per es il self control e su quattro sotto micro aree collegate.
Le 5 flashcards sono ovunque nella scuola e sotto la lavagna in bella vista. In
particolare alla prima ora del Lunedì e all'ultima del venerdì l'insegnante le
ricorda in classe in modo più approfondito.
Le attività
di outdoor learning oltre a far vivere in contatto con la natura meravigliosa
che ci circonda, promuove la collaborazione tra alunni, il rispetto degli altri
e dell'ambiente.
Ma al di là
di tutto ciò, a mio parere queste esperienze Erasmus stanno avendo un esito
inaspettato ma di grande valore: per anni si è tentato di creare istituti
comprensivi ma nella realtà dei fatti ogni grado ha lavorato prevalentemente in
modo autonomo e la conoscenza e collaborazione tra i vari ordini di scuola è
rimasta sulla carta... il partire insieme e vivere queste esperienze sta anche
creando legami affettivi tra insegnati che in precedenza non comunicavano affatto.
L’istituto comprensivo vero sta nascendo….
ROXANE POGGI
Le mobilità d’istituto in Norvegia nel quadro del
progetto K1 mi ha permesso di osservare una realtà scolastica differente dalla
mia per l’organizzazione del tempo scuola, la relazione docente alunno, le
metodologie didattiche, la filosofia educativa e di vita. La possibilità di
confrontarsi con altri colleghi europei su quali vie percorrere per poter dar vita
ad una scuola di qualità è stato motivo di crescita personale professionale. È
un’opportunità straordinaria per mettersi in gioco come persone e come docenti,
per ricalibrare, espandendole, le proprie convinzioni e il proprio modo di fare
didattica.
Link alla presentazione su MATEMATICA