giovedì 6 luglio 2017

JOBSHDOWING BELGIO - ECOLE COMMUNALE D'ARQUENNES

29 maggio 2 giugno 2017 
Job shadowing presso
l'Ecole communale d'Arquennes - Belgio


LA PRESENTAZIONE DELL'ESPERIENZA


Il racconto e le impressioni 
di Patrizia Marchi e Anna Maria Bocaccia
A fine maggio inizio giugno ho potuto effettuare un’ esperienza di Job Shadowing in Belgio presso due Scuole Primarie del comune di Seneffe. Una mobilità breve, ma molto intensa, anche perché si trattava della mia prima esperienza di quel tipo. Il periodo di osservazione in Belgio è stato molto interessante: abbiamo osservato un sistema scolastico abbastanza simile al nostro ma, le differenze notate hanno innescato una serie di riflessioni a catena sulla necessità di promuovere nuovi contesti e situazioni di apprendimento. All’esperienza fa seguito la fase cosiddetta di recezione che, in termine tecnico, viene chiamata “disseminazione”. E’ la fase del progetto più delicata: il cambiamento è sempre problematico. L’esperienza all’estero mi ha fatto percepire con immediatezza l’urgenza di rivedere alcuni aspetti della didattica della mia scuola: l’uso degli spazi e la gestione dell’aula per promuovere il lavoro di gruppo e l’autonomia degli studenti e proporre un insegnamento più attivo, meno frontale e nozionistico, proposte didattiche più interdisciplinari e meno incentrate sulle singole discipline; un insegnamento dove teoria e pratica siano generalmente meglio integrate. L’osservazione della scuola belga ha comunque rilevato, a mio parere, alcune criticità: l’uso massiccio di fotocopie per lo svolgimento di ogni tipo di attività, gli alunni hanno a disposizione solo un quaderno personale e un raccoglitore per le schede, non ci sono libri testo. Dal punto di vista della disciplina, gli alunni sono dotati di ampia autonomia: le pause, più la ricreazione lunga del dopo mensa, si svolgono nel cortile e vengono sorvegliate da max due docenti a turno, gli alunni non chiedono di uscire dall’aula per andare in bagno durante la lezione e mantengono un comportamento disciplinato e quieto anche nei momenti di distrazione o di attesa dell’insegnante tra una lezione e l’altra. L’esperienza è stato molto positiva sotto molti punti di vista, perchè fare conoscenza di altri sistemi scolastici, di modalità didattiche differenti delle nostre, conoscere ed interagire con colleghi provenienti da altri paesi europei aiuta a mio parere a rivedere il nostro sistema, perché altri mondi sono possibili. Il nostro sistema scolastico presenta anche molti aspetti positivi, bisogna a mio avviso, innovare senza rinunciare alle proprie specificità e ricchezze.
Patrizia Marchi

L'esperienza nella sua globalità è stata positiva. Ho potuto consolidare le mie competenze linguistiche e comunicative, ampliare il mio bagaglio culturale, conoscere colleghi (sempre cortesi e disponibili) di paesi differenti e con questi condividere esperienze, confrontarmi sui sistemi educativi e sulle pratiche didattiche. Ho avuto l'opportunità di riflettere sul mio metodo di lavoro ed è stato interessante vedere che nell'insegnamento di scienze e matematica, la tipologia delle attività e la scansione dei tempi fossero molto simili alle mie.
Questa esperienza mi ha consentito, altresì, durante il tempo libero, di ammirare le caratteristiche del paesaggio belga e di visitare la città di Bruxelles, capitale dell'Unione europea.
Anna Maria Bocaccia