venerdì 10 agosto 2018

19 MAGGIO 2018 - GIORNATA DI DISSEMINAZIONE ESTERNA - TRAVO

ERASMUS E COMPETENZE CHIAVE 2020

Sintesi dell'esperienza



Manifesto di diffusione evento

15 MAGGIO 2018 - THEMATIC CONFERENCE ETWINNING IN ROME

ETWINNING SCHOOLS


Durante l'evento abbiamo avuto l'onore, di presentare il nostro percorso Erasmus.




Ecco la presentazione proposta ai partecipanti durante i due workshop tenuti da una nostra docente e ambasciatrice eTwinning


SCARBOROUGH - CORSO STRUTTURATO - INTEGRAZIONE DELLE ICT NELLA PRATICA DIDATTICA E MIGLIORAMENTO DELLA LINGUA INGLESE

RAFFAELLA ANTONELLI 
E' stata una grande opportunita' che mi ha permesso di imparare nuove metodologie didattiche, di confrontarmi con colleghe degli altri paesi su diversi argomenti (organizzazione oraria delle scuole, didattica, flessibilita', inclusione, ecc)e di mettermi alla prova per migliorare le mie capacita' di comunicare in lingua inglese. Nel tempo libero abbiamo visitato scarborough, whitby e filey, citta' caratteristiche del nord yorkshire. Nonostante le difficolta' che ho incontrato nel relazionarmi in inglese e' stata un'esperienza molto positiva da cui ho imparato molto sia a livello metodologico/didattico che personale. Da rifare!!!!!



ROBERTA CHIAPPONI
La mobilità in Gran Bretagna è stata per me una straordinaria occasione di crescita umana e professionale. Si è innanzitutto consolidato l'affiatamento con le mie due ottime compagne di viaggio, Raffaella e Manuela. Mi è venuto da pensare quanto queste occasioni informali possano avere una ricaduta positiva anche sulla vita professionale e possano costituire il presupposto per creare gruppi di lavoro veramente collaborativi. Inoltre l'essermi misurata all'interno di un gruppo di studio, dove la maggior parte dei colleghi aveva almeno quindici anni meno di me, mi ha messo sicuramente in difficoltà, ma mi ha confermato che la mia voglia di imparare e di mettermi in gioco e' ancora, per fortuna, quella degli inizi. Per quanto riguarda la crescita professionale è stato molto positivo il confronto con altri sistemi formativi, che mi hanno offerto numerosi spunti di riflessione sulla bontà e sulla criticità della scuola italiana. Dal punto di vista didattico non credo di aver visto proposte molto lontane dalle nostre: ho notato un diffuso impiego di quaderni, di lavagne bianche e di setting tradizionali, ma anche l'uso di nuove tecnologie e di didattiche innovative. Vi era, nelle scuole che ho visitato, un mix di tradizione e innovazione che ho apprezzato e che fa sicuramente parte del mio modo di insegnare; ho avuto la sensazione che si inseguano meno le mode, cosa che non sempre rilevo negli indirizzi didattico-metodologici della scuola italiana: oggi siamo molto concentrati sulla diffusione delle nuove tecnologie, domani chissà... Ho condiviso il puntare a rendere "onnivori" gli alunni, a farne persone capaci di destreggiarsi all'interno di qualsiasi percorso formativo che si troveranno ad affrontare durante la loro vita scolastica e professionale, dal più collaudato al più innovativo. Mi sono rafforzata anche nella convinzione che dobbiamo sviluppare l'autonomia dei nostri studenti e soprattutto restituire un valore alla disciplina. Ho visto gruppi-classe molto silenziosi, dove tutti mi sono sembrati serenamente concentrati sul compito che stavano svolgendo, ho incontrato insegnanti-supervisori che dispensavano pareri e consigli in ambienti di apprendimento tranquilli e davvero collaborativi. Why not?

MANUELA DAVOLI 
Esperienza molto positiva. Devo essere sincera, non mi aspettavo che riuscisse tutto così interessante, motivante ogni giorno di più. Amo la Gran Bretagna e sono grata di cuore a chi mi ha dato l'opportunità di trascorrere una settimana in questa Terra, ho visitato luoghi e ammirato paesaggi che solo conoscevo tramite le fotografie dei libri. Ho frequentato, inoltre, un corso in madre lingua ad alto livello che mi ha entusiasmata e resa più sicura nella fluency. Ho trascorso le giornate con colleghe carinissime con le quali ho condiviso momenti veramente piacevoli. Ripartirei domani!!! Grazie!!!




ISLANDA MAGGIO 2018 - CORSO STRUTTURATO OUTDOORLEARNING E COOPERATIVE LEARNING

 6/13 MAGGIO 2018 -  Learning social skills outdoor: living together, learning together, working together

VITTORIA VOLTERRANI
Una mobilità in Islanda è sempre una mobilità particolare, per le distanze, il clima e la diversità.
Il corso strutturato, con una ventina di partecipanti da 12 Paesi Europei, mi ha fatto crescere a più livelli.
Ha offerto esperienze outdoor non tanto centrate sull'utilizzo di materiali naturali o sul problem solving, quanto piuttosto sullo svolgersi di normali attività accademiche outdoor. Ciò implica ovviamente un adattamento non solo all'ambiente, ma anche una "dinamicizzazione" della lezione stessa, che porta gli alunni a vivere l'esperienza di apprendimento in modo intenso, condiviso, ossigenato ed esperienziale.
Gli esempi forniti e vissuti sono stati molti ed hanno molto frequentemente incrociato un'altra metodologia che mi appassiona da anni: il Cooperative Learning.
Anche in questo caso, pur conoscendo e utilizzando questa metodologia attiva, ho acquisito nuove tecniche che sicuramente applicherò in classe e con i colleghi per lo sviluppo dell'Istituto.
Non ho condiviso appieno invece il terzo aspetto, quello sull'intercultura. Alcuni principi di base su cui abbiamo lavorato non mi sono infatti arrivati e, in alcuni momenti, li ho trovati  poco realistici, ma hanno comunque fornito una spunto di riflessione su cui lavorare ed una prospettiva differente dalla mia da considerare come possibile alternativa..
Della mobilità ho apprezzato anche l'aspetto umano: nel gruppo grande, il contatto con insegnanti di altre realtà apre al confronto e alla conoscenza immediata, nel gruppo interno di mobilità si crea sempre una grande occasione per conoscersi oltre i ruoli e le apparenze, costruendo relazioni che sono alla base di una crescita professionale ed umana che impatta sempre l'istituto.


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NORVEGIA - JOBSHADOWING SVILAND SKULE - APRILE 2018

 15/21 APRILE 2018

LUCIA BALLERINI
Credevo che non facesse per me, nonostante nutrissi sempre una forte curiosità ogni volta che le colleghe, di ritorno da un nuovo meeting, “disseminavano” nuove e coinvolgenti metodologie didattiche.
Pensavo che questo potesse bastare, invece l’esperienza di formazione europea che ho avuto la possibilità di vivere mi ha dato molto di più, si è dimostrata straordinaria sia dal punto di vista professionale che personale.
Ho visto un altro modo di concepire il tempo e gli spazi scolastici. Ho saziato la mia curiosità di vedere applicata una nuova metodologia in ambito logico-matematico.
Sono rimasta molto stupita dall’entusiasmo che gli alunni mostravano al mattino entrando a scuola.
I numerosi momenti di confronto con i colleghi norvegesi hanno rappresentato opportunità uniche di crescita e riflessione. Ma non si è trattato solo di “lavoro”... mi sono sempre sentita amichevolmente accolta e compresa.
Infine è stato super divertente condividere l’esperienza con Maria Paola e Roxane e vedere, giorno dopo giorno, l’instaurarsi di una splendida sintonia.
Tutto questo in soli sette giorni! Nel cuore rimarrà per sempre...
Valutazione:


MARIA PAOLA ENTOSSI
L’esperienza in Norvegia è stata unica per numerosi motivi.
Innanzitutto ho avuto l’opportunità di vivere direttamente un modo di fare scuola completamente diverso e lontano anni luce dal nostro.
La prima cosa che salta all’occhio è l’atmosfera rilassata sia tra gli insegnanti che tra gli alunni. L’organizzazione fa sì che i ritmi siano positivamente lenti e molto più vivibili per tutti. Per esempio le numerose pause (sempre all’aperto) tra una lezione e l’altra (minimo 15 minuti tra ogni lezione che non è mai di 60 minuti), la presenza di un’aula insegnanti dotata di tutti i comfort dove ad ogni pausa ci si ritrova per condividere le esperienze o semplicemente per rilassarsi insieme tra un caffè e un dolcetto.
Ogni mattina gli insegnanti accolgono gli alunni uno ad uno sulla soglia dell’aula porgendo loro la mano e augurando buona giornata. L’atteggiamento dei ragazzi è pacato, rispettoso, rilassato. 
Inoltre il metodo di insegnamento che, lungi dall’offrire un sapere preconfezionato, parte dall’esperienza per far arrivare gli alunni alla regola generale, è molto stimolante per i ragazzi e permette di raggiungere un’autonomia e un modus operandi utile a tutti i livelli di istruzione successiva.
I ragazzi non si sentono mai giudicati negativamente, i voti non esistono fino al grado 9 e non esistono “pagelle” ma solo consigli individuali per migliorare.
L’accento è posto principalmente sul comportamento anche grazie all’ utilizzo di flashcards sulle competenze socio emotive. A rotazione ogni mese il focus viene posto su una macro area per es il self control e su quattro sotto micro aree collegate. Le 5 flashcards sono ovunque nella scuola e sotto la lavagna in bella vista. In particolare alla prima ora del Lunedì e all'ultima del venerdì l'insegnante le ricorda in classe in modo più approfondito.
Le attività di outdoor learning oltre a far vivere in contatto con la natura meravigliosa che ci circonda, promuove la collaborazione tra alunni, il rispetto degli altri e dell'ambiente.
Ma al di là di tutto ciò, a mio parere queste esperienze Erasmus stanno avendo un esito inaspettato ma di grande valore: per anni si è tentato di creare istituti comprensivi ma nella realtà dei fatti ogni grado ha lavorato prevalentemente in modo autonomo e la conoscenza e collaborazione tra i vari ordini di scuola è rimasta sulla carta... il partire insieme e vivere queste esperienze sta anche creando legami affettivi tra insegnati che in precedenza non comunicavano affatto. L’istituto comprensivo vero sta nascendo….
ROXANE POGGI
Le mobilità d’istituto in Norvegia nel quadro del progetto K1 mi ha permesso di osservare una realtà scolastica differente dalla mia per l’organizzazione del tempo scuola, la relazione docente alunno, le metodologie didattiche, la filosofia educativa e di vita. La possibilità di confrontarsi con altri colleghi europei su quali vie percorrere per poter dar vita ad una scuola di qualità è stato motivo di crescita personale professionale. È un’opportunità straordinaria per mettersi in gioco come persone e come docenti, per ricalibrare, espandendole, le proprie convinzioni e il proprio modo di fare didattica.


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